2015: un armadio che si chiude

2015: un armadio che si chiude

Si chiudono i cassetti di un anno intero, pensieri, progetti, speranze, sogni, il tutto accatastato alla rinfusa in mezzo a cianfrusaglie gioiose, a bigliettini odorosi di cose belle da ricordare, a momenti di tristezza, di malinconia, amalgamati ad idee lasciate nel fondo un po’ accartocciate. Penso a quante cose che ho messo dentro i cassetti di quest’anno, quante ne ho dimenticate, quante ne ho accarezzate, quante ancora avrei voluto infilarcene dentro… Eppure arriva un momento in cui i cassetti si riempiono, esplodono a forza di stiparci dentro cose…

Forse, è questo il senso di Capodanno?

L’occasione per rompere, per l’ultima volta, il lucchetto ed aprire ognuno il proprio cassetto, un motivo per immergersi a capofitto tra i ricordi e le emozioni passate, un momento per tirare fuori dal profondo tutto ciò di vissuto e poi…sigillarlo

Certo, si potrebbe dire che il 31 Dicembre è un giorno come un altro, che la morte e la rinascita di un anno non son nulla, niente di tangibile, niente di reale, solo un artifizio umano, l’ultima pagina di un sobrio calendario scandito da giorni, settimane e mesi… Forse, davvero diamo troppa importanza a questo avvenimento, magari non dovremmo aspettare la mezzanotte del 31 Dicembre per festeggiare tutti i 365 giorni trascorsi, non dovremmo prometterci ed imporci cambiamenti solamente in quella data.

Dovremmo invece vivere ogni giorno come fosse importante, come se fosse l’ultimo, tirare le somme quotidianamente e spronarci ad essere migliori, incoraggiarci a non cadere di nuovo negli errori passati

Insomma, dovremmo vivere con l’idea di trarre il più possibile dai singoli giorni, dai mesi e dall’anno stesso, assaporare più momenti di vita, immergersi a pieno nella corrente dell’esistenza, nel caotico trambusto dei pensieri, dei sogni, delle illusioni e delle speranze.

Spero nel futuro, in questo nuovo anno, di fare nuovi errori, questo perché, come dice Niel Gaiman, sbagliare implica fare cose nuove, mettersi alla prova. Impariamo vivendo, spingiamoci a cambiare forma, a mutare, a migliorare…

Immergiamoci, quindi, nel fare cose mai fatte prima, commettiamo nuovi errori.

Diventate gloriosi, create stupefacenti errori. Fate sbagli che nessuno ha mai fatto prima, non congelatevi, non fermatevi, non preoccupatevi che qualcosa non sia “abbastanza buono” o che non sia perfetto, qualunque cosa sia: arte o amore o lavoro o famiglia o vita. Qualunque cosa abbiate paura di fare: FATELA. Fate i vostri errori, il prossimo anno e per sempre.

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