Benvenuto sia questo nuovo accademico!

Benvenuto sia questo nuovo accademico!

Affezionatissimi lettori, come avrete notato, il rituale di presentazione di questo giornale è già iniziato qualche pagina fa. Le nostre stupende direttrici vi avranno già raccontato la passione e la fatica che ci mettiamo (loro in particolare) ogni giorno per poter essere all’altezza delle vostre aspettative. D’altronde si sa che di per sé, un lettore di un giornale ha gusti raffinati.

A questo punto della lettura vi aspettereste di essere immersi nella flora e nella fauna della politica italiana e vi aspettereste anche, legittimamente, di capirci qualcosa o quantomeno di dare una direzione logica a quello che accade nel palazzo. Agli intrighi, alle ombre, ai giochi. Nelle stanze, nelle direzioni e in Transatlantico. A Ballarò, a di Martedì, a Porta a Porta. Giù le armi, ci arrendiamo. Sarebbe un esercizio acrobatico, e io che di “panza” me ne intendo lascerei perdere. Non abbiamo questa presunzione. Istruzioni per l’uso: la politica è una di quelle cose che come l’acqua, prende la forma del contenitore in cui è presente. Le nostre personalissime convinzioni ne daranno probabilmente la forma che si incastra con loro. E per questo vi chiedo scusa in anticipo. Accettatele perché sarebbe inumano porne rimedio. Anche quelli bravi lo dicono.

Certo è che la politica, qualsiasi copertina indossi, è una meravigliosa narrazione. Fa e racconta l’Italia e nonostante tutto è il momento più alto e importante dello stare insieme in una società. Avremo modo di affrontare quest’anno tante questioni e tanti temi che come meteore entrano ed escono dal dibattito pubblico nel giro di ventiquattro ore. Quelle importanti le analizzeremo con il vostro contributo. Le altre lasceremo che si allontanino indisturbate . Tutto questo sarà il nostro anno e la nostra rubrica, su carta e sul web. Ora, dopo che vi ho propinato già abbastanza parole, sarebbe per voi estremamente faticoso, seduti sorseggiando un buon caffè tra una lezione e un’ altra dover subire un’analisi su qualcosa di importante di quello che è accaduto. Tranquilli non lo farò. Penso che il miglior modo per me e per voi di cominciare un anno duro e faticoso come quello che ci accingiamo a vivere è  farvi un grosso in bocca al lupo. A chi lavora e a chi studia. A chi ha appena iniziato e a chi già lo ha fatto. A chi vive esperienze nuove e a chi mette sempre lo stesso entusiasmo in quello che fa da tempo. Ai sognatori perché il mondo è il loro. A quelli che hanno una speranza e combattono perché si realizzi. A noi romantici. In bocca al lupo.

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