Da romano, 12(+1) considerazioni semi-serie e (manco tanto) imparziali sulle elezioni comunali e municipali di Roma.
1)Il ballottaggio fra Giachetti e Raggi è, tutto sommato, il “meno-peggio” tra quelli razionalmente auspicabili. Il che è tutto dire.
2)Mi fa sinceramente schifo, e mi preoccupa parecchio, quel 40% di romani che non è andato a votare.
3)Non avrei mai pensato di dover ringraziare er Berlusca ma… grazie, grazie di cuore: in un colpo solo, oh rincoglionito Cavaliere, hai fatto fuori tutti e 2 i principali candidati della destra al Comune.
4)Nessuno dei 2 aspiranti sindaci è indipendente, ma sono anzi vincolati strettamente dai, e ai, partiti che li appoggiano nella campagna. È palese per la Raggi (che lo ha ammesso candidamente) ed è ugualmente vero anche per Giachetti (si veda il caso Marino). Lesivo della democrazia, no?
5)Una campagna principalmente improntata sul tamponamento dei buchi, nel bilancio e per le strade, e sulla risposta ad “emergenze” che durano da circa 20 anni quali la mobilità e lo smaltimento dei rifiuti è triste ed avvilente, ancorché palese riflesso della realtà.
6)Marino che fa il vecchio saggio con in mano tutte le risposte sui problemi di Roma è uno spettacolo imbarazzante.
7a)Il PD e Giachetti hanno fatto un miracolo elettorale, date le premesse. Non è un loro merito però. Siamo solo noi romani che abbiamo la memoria corta e/o siamo molto rincoglioniti. E dentro me ce metto pur io che ho votato per loro (*sospiro afflitto*).
7b)Il M5S ha fatto una marea di gaffe durante la campagna. La Raggi ne ha sofferto dal punto di vista elettorale, ma non tanto quanto avrebbe potuto. Questo vuol dire solo una cosa: la rabbia e l’ignoranza dei romani sono talmente potenti da riuscire a battere anche l’influenza della propaganda. Notevole.
8)Mischiare il voto delle comunali al referendum costituzionale, con annessa approvazione della sua imponente figura istituzionale, è stato un erroraccio politico mica da niente per Renzi. E infatti ci ha preso la batosta.
9)I campi Rom verranno chiusi, vinca uno o vinca l’altra. Almeno a parole. E all’atto pratico? Per quanto mi riguarda è la curiosità più intrigante a cui dovrà rispondere il sindaco prossimo venturo.
10)A osservare lo svolgimento della campagna elettorale mi verrebbe quasi da dare ragione ai fautori “der comblotto”: i grandi partiti hanno voluto perdere apposta per evitare la presa in gestione del disastro-Roma e riservare la patata bollente al M5S, per fargli fare una gran brutta figura di … a livello nazionale. Sottolineando almeno 3-4 volte il “quasi”.
11)Nessuno dei 2 candidati si è messo contro i dipendenti pubblici raccomandati e assenteisti (una rilevantissima parte, accanto a quelli bravi, belli, buoni e gentili). Ne contro i tassisti, i loro prezzi folli e la conclamata inadeguatezza della categoria alla sharing economy. Aho, i voti so voti.
12)Molti romanisti voteranno per Giachetti. Molto laziali voteranno per Raggi. Lo so io e lo sapete voi. Purtroppo.
A cura di Francesco Cocozza