Se una sera d’estate Zingaretti al British Museum

Se una sera d’estate Zingaretti al British Museum

Che succede se vai a Londra e casualmente vieni a conoscenza degli eventi dell’Istituto Italiano di Cultura?

Potresti capitare nell’auditorium del British Museum ad ascoltare Luca Zingaretti, meglio noto a noi tutti come il commissario Salvo Montalbano, che fa una lettura drammatica di Lighea di Giuseppe Tomasi di Lampedusa per il progetto Sicily culture and conquest.

A quel punto la faccenda sarebbe ancora più interessante.

Così ti ritrovi ad avere a meno di venti metri l’attore che eri abituata a vedere nello schermo da piccola recitare alternativamente i ruoli del classicista Rosario La Ciura e di Paolo Corbero di Salina, il tutto con intermezzo musicale di fisarmonica con musiche composte ad hoc.

I due sono rispettivamente un vecchio professore in pensione con una certa propensione alla misantropia e un nobile, laureato in legge e mediocre giornalista de La Stampa, ferito nell’orgoglio per essere stato abbandonato dalle sue due amanti.

Una sera d’inverno, in un triste bar di Torino, durante il Fascismo, grazie alle origini siciliane di entrambi, nasce una strana amicizia che dopo molti incontri  porterà il professore ad aprirsi e a rivelare di aver addirittura conosciuto una sirena…

Così rimani con lo sguardo fisso sull’attore che recita, senza renderti conto che sei in una sala circondata di sconosciuti.

Tutto questo però non ha alcuna importanza. Ormi sei completamente assorta.

Concentrata su una storia nuova, ma pronta anche ad ascoltare Zingaretti che propone un finale ad effetto: “Ho sceso dandoti il braccio” di Eugenio Montale.

Dopo questa chiusura e una lunga standing ovation mi sono incamminata verso il ponte che mi avrebbe riportata a casa con una piccola certezza dentro.

È bello trovare un pezzetto di Italia ogni volta che si va lontano, ti fa sentire come se non ti fossi mai allontanata.

 

A cura di Beatrice Petrella

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