” …Let’s go now baby I want you
to take me out and let me loose
in the streets in your eyes … when i look into your eyes
i find the colours i was seeking in the sky”
Avete presente quelle sere uggiose, che seguono ad una giornata ancora più uggiosa soprattutto per il morale, in cui arrivi alle nove di sera e l’unico tuo desiderio è quello di metterti a letto e dormire per due giorni di seguito? Bene, ho scoperto I The Shalalalas così, per caso, in una di quelle sere divano e TV dopo un giorno speso tra libri e impegni vari. Beh, quella sera, in modo del tutto inaspettatato, una canzone mi arriva all’orecchie, una canzone che nonostante la giornata stancante appena trascorsa, torna a darti la voglia giusta di rimetterti in gioco subito, o semplicemente il giorno dopo. in quel preciso istante ho avuto il colpo di fulmine! Sono appassionata di musica, prettamente bit, e poche volte ho trovato quella carica e positività che spesso cercavo in una canzone. I The Shalalalas con la loro musica e i loro testi trasmettono una leggerezza, positività ed energia tali capaci di farti affrontare con serenità anche la giornata più buia che ti si può presentare.
Ma conosciamoli meglio…
Chi sono gli Shalalalas?
Sara: voce violino e synth
Alex: voce e chitarra
Cosa significa il vostro nome?
Il nostro nome è una sorta di onomatopea che dovrebbe trasmettere la nostra idea di musica, cioè cantare senza troppi pensieri.
Come vi siete conosciuti?
S: ci conosciamo da molti anni ma l’incontro musicale è avvenuto durante una jam session in cui Alex ha scoperto la mia voce. Fino ad allora mi conosceva solo come violinista.
C’è qualcosa di più oltre la musica che vi lega?
A: siamo molto amici quasi fratelli.
Che genere musicale praticate e quale emozione volete suscitare o trasmettere con le vostre canzoni?
Definiamo il nostro genere “Io-fi dream folk”, anche se ormai sarebbe più giusto definirlo pop! Quando suoniamo o scriviamo pezzi il nostro fine è quello di cercare di rendere le nostre giornate più allegre e spensierate, sperando di suscitare questo sentimento anche negli altri.
Scrivete solo in inglese o avete anche testi in italiano?
Per ora solo in inglese perché la troviamo una lingua più immediata ed efficace per il nostro genere musicale. Inoltre con l’inglese ci è più facile anche suonare fuori dall’Italia. Non escludiamo però in futuro di scrivere qualcosa anche in italiano.
Il vostro look rispecchia la vostra personalità o è solo una scelta artistica?
In realtà non ci abbiamo mai pensato troppo, ci vestiamo così anche nella vita di tutti i giorni.
Da poco il salto “nel paese delle meraviglie” con Alice. Cosa ci dite della vostra collaborazione con Rai uno?
E’ nato tutto per caso! Ci ha contattati direttamente sulla nostra pagina Facebook il regista della serie, Luca Ribuoli, dicendoci che avrebbe voluto collaborare con noi utilizzando i nostri pezzi. Ci ha illustrato il progetto e ne siamo stati subito entusiasti.
Come nasce a week sigla de l’allieva e tiramisù?
“A week” nasce in una casa di montagna. Nel giro di poche ore avevamo scritto e registrato una versione demo del pezzo e girato anche un video che trovare su youtube! (https://www.youtube.com/watch?v=9Cnx8pe6ygc)
“Tiramisù” invece è una delle prime canzoni che abbiamo scritto a quattro mani.
Nella fiction abbiamo ascoltato pezzi di altre vostre canzoni. Qual è la vostra (vostra) canzone preferita e perchè?
A: “Me and Terry” perché le nostre voci si fondono alla perfezione ed esprime al meglio l’immagine dell’amicizia eterna.
S: “Tiramisù”, principalmente per motivi affettivi. E’ sicuramente il pezzo che amo di più!