Hillary Clinton: la candidata alla Casa Bianca dalla grande carriera

Hillary Clinton: la candidata alla Casa Bianca dalla grande carriera

A quasi 24 ore dalle elezioni Presidenziali Americane, lo scenario su chi sarà il prossimo Presidente degli Stati Uniti è quanto mai incerto, dopo una delle campagne elettorale più contrastata e “avvelenate” degli ultimi 40 anni. La scelta è tra loro due: da una parte il temibile e contestatissimo candidato Repubblicano, Donald J. Trump, e dall’altra Hillary Clinton, nominee Democratica.
Hillary Diane Rodham Clinton, classe 1947, ce l’ha fatta quest’anno nella corsa alla candidatura Dem, dopo le primarie del 2008, nelle quali fu sconfitta da Barack Obama.Una donna di fascino per molti, estremamente preparata, come l’ha definita lo stesso Presidente Obama, con una carriera di successo alle spalle, e anche con vari lati controversi.

Nata a Chicago (Illinois) nel 1947 da padre piccolo imprenditore e madre casalinga, Hillary Rodham si mostrò già da allora una ragazza ambiziosa, colta ed estremamente intraprendente, come dimostrano i numerosi incarichi di rilevo svolti nel college che frequentò e negli ambienti culturali con cui entrò in contatto nell’adolescenza. Laureata con lode in Scienze Politiche, la Clinton cominciò a svolgere la carriera di avvocato. entrando nel 1979 nel Rose Law Firm, una delle più antiche e prestigiose associazioni di avvocatura degli Stati Uniti, dove si spese in particolare a favore dei diritti delle donne, dei bambini e degli immigrati. Ben presto arrivò al successo, diventando uno dei più influenti avvocati degli Stati Uniti. Nel 1971 aveva conosciuto Bill Clinton, che avrebbe sposato nel 1975. Quando Bill, governatore dell’Arkansas, si candidò alle presidenziali del 1991, vincendole, Hillary divenne first-lady, la prima laureata e con una carriera di successo alle spalle, nonché la più influente dai tempi di Eleanor Roosevelt. Assunse infatti importanti ruoli nell’amministrazione del marito, guidando in particolare il Dipartimento della Casa Bianca che si occupò della riforma dell’assistenza sanitaria, progetto tuttavia fallito.

Nel 2000 fece ufficialmente il suo ingresso in politica candidandosi a senatrice dello Stato di New York e vincendo le primarie. Successivamente, nel 2008, si candidò alle Primarie Democratiche per la Casa Bianca. Dopo una lotta molto combattuta tra lei e Barack Obama, nonostante i pronostici della vigilia e il maggior consenso nel suffragio popolare, il senatore Afroamericano la sconfisse per il maggior numero di delegati ottenuto, ricevendo così l’endorsement di Hillary. Nel 2009 tuttavia, appena eletto, Obama offrì a Hillary di ricoprire l’incarico di Segretario di Stato nella sua amministrazione. In quegli anni, l’ex first-lady si trovò ad affrontare, come capo del Dipartimento degli Esteri, numerose crisi, tra cui in particolare quelle della Primavera Araba.

Lasciata la carica nel 2013 allo scadere del primo mandato Obama, Hillary è ritornata in campo nel 2015 annunciando la sua candidatura alle Presidenziali Democratiche di quest’anno. Qui ha trovato un rivale degno di nota nel Senatore “socialista” Democratico Bernie Sanders, che si è rivelato sorprendentemente solido, guadagnando numerosi consensi e fama tra i millennials e anche tra molti giovani nel mondo. Tuttavia Hillary ha prevalso sia nel suffragio popolare sia nel numero di delegati, vincendo così la nomination democratica a Luglio.
Da allora si è confrontata duramente col candidato Repubblicano, in una battaglia che da avere praticamente un esito certo a suo favore, è diventata un vero e proprio testa a testa nelle ultime settimane, complici anche la scarsa fiducia riposta in lei da molti Statunitensi, soprattutto nelle fasce dei più giovani, che nelle primarie hanno votato per Sanders, e il peso degli scandali in cui è stata coinvolta. È indubbio infatti come l’ex first-lady sia un personaggio anche controverso sotto vari punti di vista, a partire dalle numerose critiche ricevute negli anni ’90 per l’eccessiva influenza svolta secondo alcuni durante l’amministrazione del marito, fino agli ultimi due anni, che l’hanno vista indagata dall’FBI per il controverso uso di un server mail privato quando è stata Segretario di Stato.

Così, in queste ultime 24 ore che separano l’America da un voto che si preannuncia per molti versi storico, Hillary e Trump si sfidano negli ultimissimi comizi nei famosi “Stati in bilico”, 15 per l’esattezza, dal cui voto dipenderà chi sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca. E se una parte del popolo Americano supporta tenacemente Hillary, non solo perché prima candidata donna alla presidenza, ma anche in qualità di unica figura in grado di dare una nuova svolta agli Stati Uniti, un’altra gran parte la critica aspramente per gli scandali delle email, i discorsi a pagamento davanti alle multinazionali di Wall Street e non ultimo, in seguito alle numerose rivelazioni di Wikileaks.

Riuscirà insomma Mrs. Clinton a conquistare lo Studio Ovale? Appuntamento a mercoledì per scoprirlo!

 

A cura di Pasquale Candela

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