ORGOGLIO ITALIANO:

ORGOGLIO ITALIANO:

Il 2021 non è ancora terminato, eppure c’è già il bisogno di tirare le fila di questo anno. Alcuni lo definirebbero il secondo anno della pandemia, altri ancora lo definirebbero l’anno del vaccino. È indubbio che il COVID-19 rappresenti ancora un duro nemico da sconfiggere. Eppure noi italiani ci siamo difesi: e non mi riferisco soltanto alla campagna vaccinale. Abbiamo ottenuto una serie di vittorie che ci hanno valorizzato, sia come popolo, che come nazione. Ma più precisamente, cosa abbiamo vinto? Dove, come e quando? La prima vittoria, l’Italia l’ha ottenuta agli EurovisionSong Contest. Poi, la Nazionale di calcio ha vinto il Campionato Europeo di Calcio. Infine, il paese ha ha collezionato innumerevoli medaglie alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi.

L’Eurovision è un concorso musicale europeo, riorganizzato nel 2021, a causa del Coronavirus, dopo un anno di pausa. Gli artisti in gara erano ben 26 e la finale si è svolta sabato 22 maggio presso la Rotterdam Ahoy nei Paesi Bassi. I vincitori sono stati i Maneskin, una band rock italiana nata a Roma nel 2016. Hanno trionfato con il loro pezzo “Zitti e buoni”, con il quale avevano già vinto il Festival di Sanremo.

Dopo aver conquistato la musica, l’Italia ha mostrato il meglio di sé nel calcio. La squadra italiana, capitanata da Giorgio Chiellini, ha affrontato l’Inghilterra in finale. L’11 luglio, lo stadio Wembley di Londra è stato testimone del successo dell’Italia, che ha battuto la squadra avversaria 3-2 (ai calci di rigore), vincendo il Campionato Europeo di Calcio. Ultime, ma non per importanza, arrivano le Olimpiadi di Tokyo, cominciate il 23 luglio e finite l’8 agosto. In realtà, le Olimpiadi erano state programmate per l’estate del 2020, ma sono state posticipate a causa della pandemia. È la prima volta nella storia che i Giochi olimpici vengono rimandati. L’Italia ha vinto 40 medaglie, battendo ogni record precedente, e si è classificata nella top 10 del medagliere. Basti pensare ad alcune delle medaglie d’oro: Jacobs nella staffetta 4×100 e nei 100 metri, Palmisano nella marcia 20 km, Busà nel karate… Tuttavia, meritano di essere citate anche le Paralimpiadi di Tokyo, terminate il 5 settembre. L’Italia ha vinto 48 medaglie, tra cui 12 d’oro. Bellissima la vittoria di Bebe Vio, la 24enne veneta che si è riconfermata campionessa nel fioretto femminile categoria B, battendo in finale per 15-9 la cinese Jingjing Zhou, già sconfitta 5 anni fa nella finale delle Paralimpiadi di Rio de Janeiro. Meritano una menzione d’onore anche gli atleti Luiss, che si sono dimostrati un orgoglio per il nostro paese e per la nostra università, contribuendo in maniera significativa alle molteplici vittorie dell’Italia di quest’anno. Primo fra tutti Matteo Pessina, centrocampista della nazionale italiana. Il numero 12 dell’Italia di Mancini ha segnato ben 2 gol nel corso degli Europei di calcio e si è aggiudicato il titolo di campione d’Europa. Infine, nelle Olimpiadi di Tokyo, ben 9 studenti-atleti della Luiss hanno fatto parte del team Italia. Filippo Tortu, studente del corso di Laurea Triennale in Economia e Management, è campione olimpico della staffetta 4×100 metri. Anche Gianmarco Tamberi, saltatore, si è conquistato l’oro. Un altro primo premio da ricordare, questa volta nel canottaggio, è quello di Federica Cesarini, studentessa di Amministrazione e Politica. È poi il turno dell’argento nella sciabola di Luca Curatoli, iscritto alla facoltà di Giurisprudenza. Dunque, tirando le fila di questo memorabile anno, non si può non affermare che l’Italia è stato un paese fortunato, ma soprattutto, determinato e talentuoso nel portare a termine, sulle gambe degli atleti che l’hanno rappresentata, tanti importanti traguardi.

A cura di Elisa Tanchi.

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