“SF16H” non è il nome di un composto chimico ma la formula elaborata da numerosi ingegneri per riportare la Scuderia Ferrari al vertice del mondiale di Formula 1. Presentata via web il 19 febbraio 2016, la rossa di Maranello ha lasciato tutti a bocca aperta, naturalmente parliamo di un discorso estetico perché i primi dati tecnici sono venuti fuori solamente dopo la prima settimana di test a Barcellona. La rinnovata livrea ha convinto tutti, tuttavia anche i cambiamenti tecnici sono stati molto radicali modificando addirittura tutte e cinque le aree fondamentali che compongono una monoposto di Formula1: “muso”, sospensioni, fiancate laterali, power unit e retrotreno. Anche l’occhio vuole la sua parte e in particolar modo la riproposizione del colore bianco ha fatto riaffiorare, nei ricordi dei più romantici, la Ferrari 312-T vettura con cui Niki Lauda vinse il mondiale del 1975. La banda bianca contornata dal sottile tricolore presente sulla presa d’aria sopra la testa del pilota è un palese richiamo alla vettura guidata dal campione austriaco. Il tre volte campione del mondo ricopre la posizione di presidente non esecutivo della Mercedes AMG F1, principale antagonista della Ferrari nella conquista al titolo iridato. Il messaggio del cavallino rampante è chiaro: voler sconfiggere Niki Lauda con la sua stessa macchina.
I primi test, fatti nella metà di febbraio a Barcellona, inducono i tifosi della rossa a un cauto ottimismo; dopo stagioni difficili questa potrebbe essere la stagione del riscatto, con il definitivo aggancio alla Mercedes. In termini di prestazioni la SF16H ha prodotto risultati ottimi facendo segnare il miglior tempo della quattro giorni di test, tuttavia mi sembra giusto segnalare la differente tattica utilizzata dalle frecce d’argento, cha ha lavorato prevalentemente sull’affidabilità piuttosto che cercare la prestazione. La partenza del campionato di Formula 1 sarà come di consueto a Melbourne in Australia il 20 marzo e sarà lì che la Ferrari dovrà dimostrare di aver colmato il gap con la Mercedes. Naturalmente tutto il popolo rosso si augura di poter vedere la scuderia Maranello giocarsi il titolo fino all’ultima gara, cosa che non accade dal 2012, per non parlare dell’ultimo titolo iridato conquistato che risale al 2008, titolo costruttori, e 2007, titolo piloti con Kimi Raikkonen. La Ferrari e la Formula 1 intera si augura un’annata grandiosa, forse proprio Niki Lauda è molto restio all’idea di riveder vincere la “sua” macchina.
A cura di Matteo Galdelli