Ogni bambino si è trovato almeno una volta con una penna in mano di fronte ad un foglio bianco,emozionato all’idea di dar libero sfogo alla fantasia e ai suoi desideri, sperando di trovare poi il giorno di Natale sotto l’albero tutti i regali richiesti.
Eppure facendo un salto nel passato,le tradizioni sembrano essere diverse. Parlando con nonni e zii un po’ più avanti con l’età, è possibile infatti scoprire dell’esistenza di una letterina ben diversa.
Era abitudine prepararsi con molto anticipo per la creazione della lettera di Natale,da nascondere sotto il piatto dell’uomo più anziano seduto a tavola durante il cenone.
Era suo compito poi giudicarne il contenuto, letto rigorosamente ad alta voce e in piedi sulla sedia dall’autore (no,al tempo non si aveva paura che i bambini potessero cadere dalla sedia e farsi male), ed elargire poi una mancetta più o meno generosa.
La stesura della letterina era un vero e proprio compito, al quale venivano dedicate delle ore di lezione a scuola e che veniva minuziosamente seguito dagli sguardi imperdonabili delle maestre, le quali non ammettevano che vi fosse alcun errore o cancellatura. Il contenuto era a libera discrezione dei bambini, ma si trattava spesso di buoni propositi e promesse che venivano offerti come valido motivo per ricevere una piccola quantità di denaro da ognuno dei commensali riuniti intorno al tavolo.
La scelta della letterina stessa richiedeva tempo e pazienza, e rappresentava uno dei momenti di maggior divertimento.
Era comune infatti che venisse indetta una sorta di scherzosa gara all’interno delle famiglie, che al tempo erano molto più numerose. Questa sarebbe stata vinta poi da chi fosse riuscito a decorare in maniera più originale e creativa la propria lettera con brillantini,colori,e qualunque oggetto a disposizione dei bambini momentaneamente trasformatisi in piccoli artisti.
Ora, le considerazioni sarebbero molte. Che la nostra era sia caratterizzata dal consumismo sfrenato e che questo colpisca soprattutto durante le festività, e che riguardi anche i bambini, è un dato di fatto. Ma è più piacevole soffermarsi a pensare come certe tradizioni, seppur modificate nel tempo, rimangano scolpite nel cuore degli uomini e si ripetano anno dopo anno, nascondendo la letterina vuoi sotto il piatto, vuoi tra i rami dell’albero aspettando che Babbo Natale accompagnato da renne ed elfi passi a prenderla.
Articolo a cura di Martina Mancino