Ceo For Life LUISS: buona riuscita del secondo incontro

Ceo For Life LUISS: buona riuscita del secondo incontro

Il 17 novembre si è tenuto nella sede di Viale Pola il secondo incontro del progetto in collaborazione con l’associazione Ceo For Life.


Il PNRR Task Force è stato creato su impulso diretto del governo che ha voluto, in questo modo, coinvolgere il mondo accademico per connetterlo alle imprese in modo da analizzare e stilare proposte che potessero diventare concrete per l’attuazione del piano.
La Task Force è nata ufficialmente il 16 giugno ed attualmente è cresciuta moltissimo. Si lavorerà fino ad aprile dell’anno prossimo, momento in cui tutti i progetti sviluppati saranno raccolti in un libro pubblicato da University Press della Luiss, per poi essere presentato al governo sotto forma di proposte concrete di attuazione del PNRR nei rispettivi ambiti delle missioni contenute al suo interno. I temi cardine sono sei e richiamano rispettivamente le missioni individuate nel Piano, cioè digitalizzazione e innovazione, rivoluzione verde e transizione ecologica, infrastrutture per una mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione e coesione ed infine salute. Gli studenti sono stati divisi in sei gruppi, associati a ciascuna delle sei missioni previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. L’incontro di lavoro avvenuto è stato pertanto dedicato all’update sullo stato di avanzamento dei progetti, in modo da illustrare, per ogni missione insieme ai CEO coinvolti, tutte le proposte e i temi di approfondimento scelti con relativo output atteso e illustrazione degli strumenti di analisi scelti.


Il ministro degli esteri Luigi Di Maio ha sottolineato come “il piano sia un’opportunità concreta per mettere l’Italia su un sentiero più solido, duraturo e sostenibile”. Durante il dibattito si è discusso anche del ruolo della comunicazione, che è una di quelle attività che si è distinta per la capacità di mantenere e sviluppare processi anche virtuosi di business.
Centrale poi, è stata anche la trasformazione digitale. Si è partiti da un concetto chiaro per capire quali fossero gli elementi da sfruttare per favorire lo sviluppo della tecnologia e dell’intelligenza artificiale agli obiettivi attesi dal piano, complessivamente inteso.

Circa 300 top manager di imprese nazionali sono coinvolti nel progetto, ma anche istituzioni, associazioni e nuove generazioni, tutti insieme per indicare la rotta del PNRR e lavorare all’attuazione dei fondi europei stanziati al finanziamento delle iniziative di Next Generation in tale ambito. “In un paese nel quale si propende alla critica piuttosto che alla costruzione, promuovere idee propositive concrete significa avere ancora a cuore il futuro del proprio paese e dei propri giovani” così introduce la vicepresidente Luiss Paola Severino, in occasione dell’apertura dei lavori.
Utilizzando una metafora dello stesso Direttore Generale Lo Storto, “come il piano Marshall nel dopoguerra, oggi il Next Generation EU rappresenta una sfida cruciale per il nostro paese e per l’Europa, per la quale occorre immaginare un coinvolgimento della società civile, perché i fondi ci sono e devono raggiungere tutti.” La trasformazione del paese non può avvenire solo con gli investimenti pubblici, fino ad ora ci sono alcuni settori in cui gli investimenti dal lato privato sono mancati, ed è qui che si colloca la potenzialità di questo progetto, come ponte tra il presente e il futuro.

Il progetto della Knorr-Bremse, focus su cybersecurity e obstacle detection
Tra i vari progetti, colgo l’occasione per parlarvi di quello in collaborazione con la Knorr Bremse di cui insieme alla mia collega Silvia Vinci mi sto occupando, in coordinamento con il CEO Ingegnere Simone Mantero. I progetti che ci sono stati presentati da questa azienda sono due, li stiamo studiando per poi procedere ad analizzarli in un unico documento di analisi approfondita. Si tratta infatti di due idee che si collocano perfettamente all’interno dello scenario della missione 1 del PNRR. I punti cardine, infatti, di questi progetti sono digitalizzazione ed innovazione, con relativa applicazione al settore industriale dei trasporti. L’idea di base è fondamentalmente quella di mettere insieme la nuova tecnologia con il settore ferroviario per aumentare la sicurezza della mobilità.

Brevemente, il primo progetto riguarda la cybersecurity ed ha lo scopo di gestire e analizzare il traffico di dati in tempo reale in modo da poter rilevare possibili attacchi hacker ed intervenire tempestivamente garantendo adeguata tutela; mentre il secondo progetto ha come main theme l’obstacle detection. In pratica, si prevede l’installazione di un dispositivo sui mezzi di trasporto interessati, principalmente treni o metro, per rilevare possibili oggetti ad intralcio della viabilità e scongiurare in questo modo gli incidenti, agendo in modo preventivo. Tutto questo grazie agli investimenti su una start-up che abbina sistemi conosciuti quali vista ottica e vista infrarossi (indipendentemente dalle condizioni climatiche presenti) all’intelligenza artificiale, per creare un nuovo concept di sicurezza che possa giovare alla Nazione.

L’output finale atteso su cui stiamo lavorando comprende un’analisi sui costi-benefici di entrambi i progetti con supporto di studi probabilistici e ipotetici di situazioni per studiarne i risvolti reali. Prevediamo di inserire nel report anche uno studio delle statistiche reali di accadimento di un evento quale un attacco hacker o un incidente, per ragionare e stimare vantaggi prevedibili in termini umani ed economici tramite il calcolo di tutti i costi diretti previsti e con il supporto di uno studio probabilistico che quantifichi i vantaggi che verrebbero apportati in questo ambito tramite l’attuazione di questi progetti.

A cura di Paola Nardella

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