Il 2015 è stato ed è per l’Italia un anno di forti cambiamenti politici, sociali ed istituzionali. E’ stato ed è tuttavia anche un anno di forti conferme, come quella di un apparato criminale organizzato, capillarmente diffuso nel nostro territorio, comunemente denominato mafia.
Ma cosa sta realmente accadendo nel nostro Paese? Senza volgere lo sguardo troppo indietro, nel periodo recente figurano numerosi scandali legati alla criminalità organizzata, ma legati soprattutto a figure politico-pubbliche. E’ il caso del Mose, brillante opera ingegneristica in costruzione a Venezia, che però nascondeva alle sue spalle una fitta rete di finanziamenti illeciti, appalti truccati e frodi fiscali che hanno portato a ben 35 arresti. Nemmeno l’Expo è rimasto indenne da scandali: la ditta “Maltauro costruzioni”, infatti, è riuscita ad ottenere appalti per circa cento milioni di euro, salvo poi svelarsi strettamente connessa con il mondo mafioso e con diversi soggetti già coinvolti nella Tangentopoli anni ’90. Arriviamo poi allo scandalo che ha messo in ginocchio Roma: Mafia Capitale. Mafia Capitale è definibile come una vera e propria organizzazione a delinquere di Roma, venuta allo scoperto dopo l’arresto di una sua figura di spicco, Giovanni de Carlo, le cui intercettazioni hanno rivelato implicazioni in tale organizzazione di numerosi personaggi in vista, ma anche di figure politiche del comune e della Regione Lazio.
C’è un’ Italia che soffre, che delinque, che si corrompe, ma c’è anche un’Italia che resiste, come direbbe Francesco de Gregori. Proprio di recente diversi imprenditori di Bagheria (PA), sfiniti dal pizzo e dall’usura hanno denunciato il tutto al Comando Provinciale di Palermo portando a ventidue arresti, mentre a Latina l’operazione “Don’t touch” della squadra mobile ha portato alla luce un’intera organizzazione nel territorio pontino e a conseguenti ventiquattro arresti.
C’è una luce in fondo al tunnel. Il ministro degli interni Angelino Alfano ha dichiarato: “La mafia è in ginocchio”, mentre il leader del M5S Beppe Grillo si è espresso in seguito ai fatti di Bagheria: “L’onestà sta tornando di moda.” Certo è che c’è voglia di aria fresca, c’è voglia di giustizia, di verità; il popolo si sta scrollando di dosso l’omertà e sta indossando i panni della legalità, perché Cosa Nostra adesso è davvero nostra, riguarda tutti noi, sta a noi scardinare questo losco sistema, citando Paolo Borsellino infatti: “la paura è umana, ma combattetela con il coraggio.”
A cura di Angelo Forte