Italy, the Extraordinary Common Place:  Mangia, Prega, Vota!

Italy, the Extraordinary Common Place: Mangia, Prega, Vota!

Pizza makers? Latin lovers? Party addicts? Gesticulators? Eternal children? Food enthusiasts? Dolce-vita lovers? Football maniacs?

Questi gli interrogativi che pone il video “Italy, the extraordinary common placerealizzato dal Ministero dello Sviluppo Economico il gennaio scorso, un piccolo ed emozionante capolavoro divenuto virale in breve tempo. Luoghi comuni ed etichette da sempre accompagnano l’Italia-Bello Paese: “Italia Pizza, Pasta e Mandolino”,“Italia, Berlusconi, Bunga-Bunga”; “Italia = Mafia”…et cetera.

L’Italia, parco-giochi d’Europa, meta turistica per eccellenza, con il suo sole, il suo mare, il ricco patrimonio artistico, ma soprattutto il suo buon cibo. E dato che a noi ce piace bere, magnà e cucinà, quest’anno ospitiamo l’Esposizione Universale e la dedichiamo alla nostra eccellente tradizione gastronomica. Insomma, per gli amanti del #FOODPORN, di carne al fuoco ce n’è e ce ne sarà davvero tanta…

Ma siamo davvero solo questo? Dei cuochi e pizzaioli canterini? Ogni popolo, nell’immaginario collettivo, è sempre, e da sempre, associato a qualche stereotipo: gli svizzeri sono i più puntuali, i francesi sono snob, i tedeschi i più efficienti e gli spagnoli dormono troppo. Tra tutti, però, noi siamo quelli descritti nel modo più grottesco: da appassionata cinefila, non posso non notare quei ritratti cinematografici che ci dipingono con assai poca giustizia. Tralasciando la bassezza trash raggiunta da Woody Allen in “To Rome with Love”,desidero concentrarmi sulla pellicola del 2010, del regista Sean Murphy, “Mangia, Prega, Ama” cha ha ispirato il titolo di questo numero di Globe Trotter (vi confesso che l’idea di associare il tema del numero, ossia il cibo e l’Expo, ai luoghi comuni e a tale film, l’ho avuta in sogno. Dato che, però, di amore in giro ce n’è davvero poco, mentre ancora oggi si sentono le ripercussioni della febbre da #ElezioniLuiss, mi è sembrato opportuno sostituire il verbo “amare” con il verbo “votare” – in fondo, si sa che gli italiani sono veri animali politici e che a loro la Politica interessa quasi più dell’Amore).

EatPray, Lovemette insieme una serie di immagini folkloristiche, bigotte e a tratti offensive. Le banali inquadrature da cartolina della Caput Mundi fanno da sfondo ad immagini che vorrebbero sembrare pittoresche, ma non sono affatto originali e, anzi, ricordano i film del dopoguerra, come quella scena in cui un’anziana signora vestita da contadinotta va a prendere l’acqua ad un nasone, come se in Italia non fossimo forniti di impianti idraulici (qualcuno spieghi agli Americans che sono stati gli antichi romani a costruire i primi acquedotti). Per non parlare, poi, di alcune battute che mi hanno fatto letteralmente rabbrividire, ad esempioquella relativa alla tipica domenica italiana,“descritta dalle due C, Chiesa e Calcio”,o quella sulla donna-casalinga, angelo del focolare (una donna non è un uomo e non dovrebbe girare il mondo, dovrebbe stare a casa con la sua famiglia”).

Concludendo, perché, se si pensa all’Italia, si pensa ad una grande farsa? A qualcosa di tragi-comico che scatena sorrisi beffardi, come quelli celebritra la Merkel e Sarkò?

Se siamo il secondo Paese per industria manifatturiera in Europa, perché abbiamo bisogno di un video quasi auto-celebrativoed auto-referenziale del Ministero per ricordarcelo? Per ricordarci che siamo i leader mondiali nella costruzione di infrastrutture e che abbiamo il maggior numero di siti Unesco al mondo?

Dal 1 Maggio per via dell’Expo, il nostro Paese sarà al centro della scena mondiale: a tal riguardo, vi invito a leggere il nostro approfondimento, in cui, con oggettività, abbiamo provato a tracciare luci ed ombre nella gestione ed organizzazione di questo grande evento. Il nostro augurio è che questa sia davvero la volta buona per dimostrare la grandezza di un Paese che, aldilà di ogni stereotipo e luogo comune, rimane ai miei occhi il più bello e il migliore del mondo!

Il numero di settembre di Globe Trotter ci apriva al mondo, ci portava a viaggiare, con il corpo e con la mente, ci spronava a partire verso nuove mete, reali o immaginarie…e ci siamo spinti a tal punto che, a novembre, abbiamo toccato il cielo e le stelle! …Con questo ultimo numero dell’anno accademico 2014-2015, invece, torniamo in Italia, torniamo a casa, per ripartire da qui, per ripartire da noi!

È stato un anno meraviglioso ed intenso, ricco di sfide e di soddisfazioni. Globe Trotter ormai è cresciuto e può camminare con le proprie gambe (avete visto che bello il nostro nuovo sito, eh?!).Sono stati tre anni magnifici, ma ora il cerchio magico si chiude (ma non vi libererete facilmente di me!)

Grazie a tutti.

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