+EUROPA: QUANDO LA CRITICA SI TRAMUTA IN PRASSI

+EUROPA: QUANDO LA CRITICA SI TRAMUTA IN PRASSI

Milano, 7 maggio. A soli tre giorni dall’inizio della tanto attesa “Fase2” e della fine del “lock-down”, la città sembra abbia ripresa la sua vita normale. Testimonianza di ciò sono le foto scattate sui Navigli del capoluogo lombardo. Ritratte un gran numero di persone che passeggiano come se nulla fosse successo, molte delle quali sprovviste di mascherina, che si accingono a gustare i loro aperitivi, chiacchierando con gli amici, senza alcun rispetto delle restrizioni che hanno costituito la clausola della riapertura stessa.

La notizia ha fatto in poco tempo il giro del web, generando scandalo tra tutti coloro che invece hanno compreso l’importanza di rispettare la libertà che ci è stata data, senza abusarne. Su questo tema si è espresso anche il partito di Emma Bonino, +Europa. Con un post pubblicato sulla pagina Instagram, il segretario del Partito, Benedetto della Vedova, ha affermato che “le discussioni sulle passeggiate ai Navigli, distolgono solo l’attenzione dai reali problemi della Fase 2, che sono i ritardi e il caos del governo, non il comportamento degli italiani […]”.

Eppure, tale problema, non deve assolutamente passare in secondo luogo. L’atteggiamento che le persone stanno assumendo in questi ultimissimi giorni è da sottolineare, in quanto è indice di un generale menefreghismo comportamentale. Questo problema fa parte di un ventaglio di tematiche che il governo deve affrontare, tutte di pari valore. Ci sono incognite a cui il Paese deve far fronte e delle risposte che il governo deve tempestivamente dare. È giusta la critica circa la lentezza della risposta governativa, ma la critica portata allo stremo non è certo professionale. Il partito di Emma Bonino, in questo momento, si sta mostrando inconsistente nei suoi attacchi, che appaiano essere alla stregua di mere provocazioni, e poco convinto nel proporre concrete soluzioni.

Per molto tempo, il primo ad essere accusato di “inconsistenza” nei suoi attacchi e nei temi che proponeva per sminuire l’istituto governativo è stato Matteo Salvini. Tutti ridevano del fatto che le pubblicazioni del deputato della Lega fossero leggere e deboli (basti pensare agli sfoghi contro la Nutella, prodotta con nocciole turche). Oggi, contenuti molto simili stanno apparendo sempre più frequentemente sulle pagine web del partito europeista.

Il problema del sistema partitico italiano sta nel fatto che l’ostruzionismo è diventato una pratica troppo diffusa, mettendo costantemente a repentaglio l’unità che, soprattutto in questo momento di crisi, è imperativa. Non è questo certo questo il momento per farsi i paladini della giustizia ed alzare problemi lì dove non ce ne sono. Il governo Conte è, senza l’ombra di dubbio, in difficoltà in questo momento; ci sono risposte che non è ancora stato capace di dare alla popolazione. Nonostante ciò, la disapprovazione deve essere motivata e non deve usare come propri strumenti tematiche “populiste”. La critica è sempre giusta se giustificata, ma, cosa più importante, deve essere usata per arrivare a delle soluzioni, non come un mezzo di denigrazione.

Articolo a cura di Federica Boscaino

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