Penso siamo tutti d’accordo nell’affermare che da quel settembre 2015 ad oggi la difficoltà della vita per tutti coloro che combattono con HIV, Toxoplasmosi e le diverse malattie che necessitano dosi di Daraprim per esser trattate sia aumentata esponenzialmente.
Contestualizziamo: la distribuzione di tale farmaco, che si rivela vitale nel contrastare le patologie sopra riportate, è monopolio della Turing Pharmaceuticals che più di un anno fa ha alzato improvvisamente il suo prezzo del 5000% (da 13,40$ a 750 $ ) forte della “non esistenza” di un sostitutivo generico e scaraventando la moltitudine di malati impossibilitati a pagare il folle prezzo in un incubo ad occhi aperti, peggiorando ulteriormente la loro già difficile situazione.
Ma, mentre negli States il magnate Shrkeli sta affrontando un processo per frode a causa di uno simil-schema Ponzi – ma non credo che finirà a condividere la stanza con Max Black -, dalla terra dove è già mattino il Sole porta una nuova speranza per le vittime di questo crimine legale: dai laboratori della Sydney Grammar degli studenti sono riusciti, dopo un anno di esperimenti, a replicare il farmaco con un budget di soli 20$ ( il sample varrebbe la bellezza di 110.000 US$ sul mercato).
Gli scenari che si dipanano da questa situazione sono ancora tutti da scoprire, ma sicuramente questo si tradurrà nell’ennesimo duro colpo, se non alle finanze e alla stabilità della Turing, quantomeno alla credibilità dell’imprenditore Albanese – già non proprio stimatissimo -.
Divertente anche notare come un gruppo di 17enni sia riuscito ad essere efficace dove le autorità si sono rivelate quasi impotenti: sa quasi di trama già vista da qualche parte: cose strane.
Anzi di più: stranger…
A cura di Edoardo Santarsiero.