Francesco Totti: L’ultima bandiera sgualcita

Francesco Totti: L’ultima bandiera sgualcita

Questione di stile, di classe, di coppe e di campioni. Passano gli anni, ma la storia delle bandiere del calcio ha la stessa trama. Francesco Totti rischia di seguire il percorso già segnato dai suoi ex colleghi: Paolo Maldini, Alex Del Piero e Javier Zanetti. Tre campioni di tale grandezza morale e professionale che sono diventati elementi rappresentativi e imprescindibili del club della loro vita. Il momento più difficile per loro e per i tifosi è stato dirsi addio e appendere gli scarpini al famoso chiodo, fissato però in modo assai doloroso e superficiale. Le società sportive che prima hanno goduto delle loro giocate, non sono state in grado di gestire l’uscita di scena dei rispettivi capitani storici: Maldini è fuori dal circuito del calcio che conta e sembra non avere intenzione di tornare in Casa Milan; Zanetti rimase in panchina per l’ultimo derby da calciatore e giocò solo il finale della sua partita d’addio, messo dentro dal tecnico Mazzarri più per dovere che per sincera riconoscenza; Del Piero, infine, firmò con un gol la sua chiusura in serie A, godendosi un giro di campo memorabile, in faccia ai dirigenti che non lo volevano più.

E’ rimasto Francesco Totti, quaranta anni a settembre, a difendere la categoria delle bandiere di un calcio fatto solo di business e diritti TV. Evidentemente le storie appena ricordate non hanno insegnato nulla ai dirigenti della Roma. Tutta Italia ha saputo del malessere di Totti, che al TG1 ha attaccato l’allenatore e la società, accusandoli di mancanza di rispetto e di poca chiarezza sul suo futuro. Chi segue il campionato sa bene che Totti avrebbe dovuto soppesare meglio le parole e la tempistica delle sue dichiarazioni, così come logico l’intervento del tecnico Spalletti che, come ogni allenatore e responsabile di una squadra sportiva, ha salvaguardato gli interessi del gruppo e della Roma. Chi esce peggio da questa vicenda, deludendo i tifosi e tutti i romantici del calcio, è la dirigenza giallorossa: nessuno, dai vertici societari all’ultimo dipendente, è stato in grado di risolvere la questione tra le mura di casa propria. Possibile che non si siano resi conto di chi hanno di fronte? E’ giusto strappare così l’ultima bandiera del calcio italiano? Il mondo dei social network e dei tifosi ha già espresso il suo giudizio. Sta calando il sipario sullo spettacolo che è Francesco Totti e la bandiera giallorossa merita di essere ammainata con l’onore delle armi.

 

A cura di Riccardo Finili

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