Globetrotter: cosa abbiamo fatto

Globetrotter: cosa abbiamo fatto

Le elezioni studentesche di quest’anno hanno segnato un punto di svolta per il nostro giornale studentesco. E non poteva essere altrimenti; la nostra è una testata indipendente, slegata da ogni realtà associativa, e in quanto tale, ha gestito e moderato i dibattiti tra i candidati alla rappresentanza. Nel corso della fase pre-elettorale, Globetrotter, inserito in un contesto altamente polarizzato, che rischiava di azzerare ogni possibilità di confronto e dialogo tra le parti, si è ritagliato un piccolo spazio, e lo ha messo a disposizione dei nostri colleghi candidati, consentendo loro di confrontarsi e dibattere pubblicamente.

Se siamo stati noi ad aver organizzato e moderato i dibattiti, è anche e soprattutto grazie alla credibilità che il giornale si è saputo costruire e conservare nel tempo.
Elena Sofia ed Elisa hanno gestito tutti i dibattiti che hanno scandito la campagna elettorale, a detta di tutti, in maniera esemplare.

E se è vero che, da un lato, Globetrotter ha erogato un servizio di comune interesse a tutti gli studenti, sostituendosi all’Ateneo, dall’altro è anche vero che il giornale ha pragmaticamente sfruttato quest’opportunità per crescere e diventare più forte.
Per Globetrotter si chiude quindi una fase preliminare di crescita; siamo più forti, ma ovviamente non basta. Quando ho assunto questa carica, ho pubblicato una dichiarazione di intenti, una promessa contenuta nel mio primo Editoriale come Direttore. All’epoca non avevo promesso ai nostri lettori, e in specie alla Redazione, una semplice crescita; avevo parlato di “evoluzione”.
È una promessa che ho mantenuto soltanto in parte. Perché quest’evoluzione è in continuo divenire, va alimentata, corroborata, altrimenti si arresta. La gestione dei dibattiti ha sicuramente segnato un punto di svolta, ampliando la nostra platea di lettori. Ma ripeto, non è sufficiente; bisogna continuare a correre. Tuttavia, oggi, come Direttore, avverto il bisogno di volgere lo sguardo all’indietro, per un ultima volta. Tirare un piccolo bilancio, stilare un resoconto delle cose fatte. Per poi volgere nuovamente lo sguardo verso l’orizzonte, senza più guardarsi indietro.

Oltre ad avere organizzato dibattiti tra candidati ad alcuni dei più importanti Consigli Dipartimentali (Giurisprudenza, Scienze Politiche, PPE), al Comitato Sportivo Universitario e al Consiglio d’Amministrazione, abbiamo organizzato, e partecipato, assieme a tanti altri giornali studenteschi e a InstaLuiss, al progetto “COFOE X STUDENTI LUISS,” in collaborazione con Alfredo Marini, nostro collega e Coordinatore degli studenti Luiss per la Conferenza sul futuro d’Europa. Lo scopo dell’iniziativa è massimizzare il contributo degli studenti Luiss alla Conferenza, il primo esempio di “democrazia partecipativa” a livello europeo. Per la prima volta, quasi tutti i giornali della Luiss collaborano in maniera continuativa e protratta nel tempo ad un’iniziativa comune. In merito a questo tema una delegazione di Globetrotter è stata invitata alla Giornata Nazionale degli Studenti, che si è tenuta presso La Sapienza, dove abbiamo ascoltato l’intervento della nostra Vicepresidente Luiss Paola Severino, ad oggi Copresidente del Comitato istituito da Palazzo Chigi allo scopo di implementare la Conferenza nel paese. Abbiamo “incorniciato” il discorso della Vicepresidente, pubblicando una diretta su Instagram che riprende integralmente il suo intervento, tuttora disponibile sulla nostra pagina, nella sezione IGTV (assieme ai dibattiti tra candidati alle elezioni studentesche).

Sul fronte interno questo Direttivo ha dettato specifici ritmi di pubblicazione, molto serrati, che attribuiscono a Globetrotter un primato indiscutibile: siamo il giornale studentesco più produttivo dell’Università. Il nostro calendario editoriale prevede pubblicazioni giornaliere; riversiamo sui social contenuti su contenuti, articoli, reportage, rubriche settimanali…e sullo sfondo, oltre a tutto questo, ogni singolo giorno il giornale rilancia le notizie più importanti e aggiorniamo i nostri lettori sui temi più caldi della giornata. È il format GT News, curato da Giovanni Palamara. Richiede molto impegno, pretende tanta dedizione: “bisogna stare costantemente sul pezzo.” Ed è proprio per questo che da molti, in primis da me, Giovanni, pur essendo al primo anno, è già considerato un punto di riferimento per tutta la Redazione. Ogni settimana viene pubblicato l’Editoriale del Direttore, l’angolo che mi riservo per commentare l’attualità e i temi centrali nel quadro del dibattito pubblico nazionale.
Le nostre “matricole d’oro,” redattori in gamba come Nicola Ragazzi o Pasquale Palmieri, lavorano per il giornale come veri e propri inviati; si recano agli eventi, che siano sponsorizzati direttamente dall’Ateneo, o direttamente da organizzazioni studentesche, e stilano reportage. Un giornale studentesco, oltre a gettare lo sguardo aldilà del confine che separa mondo esterno e microcosmo universitario (raccontando l’attualità)
deve necessariamente ripiegare su quest’ultimo, raccontando ciò che le realtà associative, interamente amministrate e gestite da nostri colleghi, organizzano e sponsorizzano. È una nuova concezione di giornalismo studentesco che abbiamo portato noi.

Un ringraziamento speciale poi, lo meritano anche Ilaria, Elisa e Gabriella, che anche se curano rubriche settimanali, (escono rispettivamente il mercoledì, il libro della settimana, e sabato, rubrica sull’arte), che pure richiede un certo impegno, si rendono sempre disponibili, in ogni momento, quando ho bisogno di aiuto.

Ovviamente, abbiamo riscontrato anche delle problematiche, e restano alcune questioni irrisolte, in specie riguardo alla mancata implementazione del comparto grafico del giornale. C’è ancora qualcosa da mettere a punto, in particolare rispetto all’eterogeneità dell’elemento grafico e cromatico del giornale. Purtroppo questo resta un fronte aperto, è un profilo problematico di cui non ci siamo potuti occupare, per forza di cose, fino a questo momento, ma che va chiuso prima dell’inizio del secondo semestre.

Globetrotter è l’unico giornale studentesco che detiene una trasmissione radiofonica presso l’emittente universitaria. Around The Globe è frutto di una proficua collaborazione che il giornale intrattiene con Radio Luiss. Il programma va in onda ogni venerdì, dalle 18:30 alle 19:30; la conduzione della stesso è stata affidata a me, già a partire dall’anno scorso, che avevo ripreso e rilanciato una trasmissione che il giornale ha sempre detenuto, ma che aveva completamente abbandonato, e a Matteo Di Mario, che da quest’anno mi affianca come co-speaker. A lui va la mia immensa gratitudine, per essersi ritagliato, nel mare di impegni a cui deve far fronte ogni giorno, un piccolo spazio per me, per il programma e per il giornale. Restate connessi, perché molto presto riserveremo ai nostri lettori interviste, radio e non, con personaggi di alto profilo.

Elezioni studentesche, COFOE, cartaceo, calendario editoriale, GT News, reportage, rubriche, il programma radiofonico. Queste sono le tappe che hanno segnato il processo evolutivo di Globetrotter, innescato da questo Direttivo.

Ma è un percorso pieno di ostacoli: il problema della grafica resta da risolvere, le interviste organizzate dal giornale con personaggi provenienti dal mondo politico o giornalistico, meno rispetto all’anno scorso, vanno necessariamente aumentate di numero e pubblicate più spesso. Inoltre, se è vero che Globetrotter ha raccontato queste elezioni studentesche, è anche vero che come giornale non si è ancora soffermato sulle dinamiche soggiacenti rispetto ai meccanismi elettorali, politici, e associativi. Dinamiche che, talvolta, stando ad alcune testimonianze, risultano essere vere e proprie repliche di dinamiche che all’esterno del microcosmo universitario, nel quadro di una prospettiva più ampia, hanno contribuito a gettare discredito e disonore sulla nostra classe dirigente, sporcando un intero sistema politico. L’attività editoriale di Globe, d’ora in poi, sarà tesa anche a scoperchiare questo sottomondo, a rivelarne gli aspetti più sporchi, putridi. Così come rientrava, tra i nostri doveri di giornale indipendente, dare spazio ai candidati, e dare loro modo di dibattere, così rientra anche il dovere di raccontare, senza filtri, cio che è accaduto. Se questo servirà a muovere anche soltanto un passo verso elezioni, che si terranno tra due anni, più pulite, più corrette, più giuste, allora ne sarà valsa la pena.

Grazie a tutti. Al Direttivo e alla Redazione. Ai lettori e ad ogni singolo studente che non ha ancora mai sentito parlare di Globe. Sono ancora tanti, troppi. Bisogna rimediare.

A presto, il Direttore, Michelangelo Mecchia.

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