IMPROVVISAMENTE ROMA ovvero LA CITTA’ CHE NON TI ASPETTI

IMPROVVISAMENTE ROMA ovvero LA CITTA’ CHE NON TI ASPETTI

Perdersi a Roma è abbastanza facile soprattutto per chi la conosce poco. La nostra capitale, infatti, si sviluppa in maniera completamente diversa dalle altre capitali occidentali come Washington D.C. e Parigi. Se queste ultime sono state progettate e costruite a tavolino, con le ovvie e dovute eccezioni, la città eterna si presenta agli occhi di un visitatore dei giorni nostri allo stesso modo di come doveva apparire ad un visitatore qualunque di 500 anni fa: stradine e vicoli senza alcun apparente ordine. E’ proprio perdendosi, però, che si può scoprire a pieno la bellezza di questa città. L’obiettivo di questa nuova rubrica è, infatti, quello di farvi perdere per le strade della città eterna e di farvene innamorare approfondendo, in ogni numero, un tema particolare.
Di Roma si conoscono i Fori, le piazze e le chiese più famose. Tutto bellissimo ma allo stesso tempo conosciuto e inflazionato. Qualcosa di più particolare? Quali sono gli aspetti meno conosciuti? Dove si può conoscere “la Roma che non ti aspetti”?
Vicino Piazza di Spagna si trova uno dei palazzi più strani di Roma: Palazzo Zuccari. Attualmente sede della Biblioteca Hertziana, questo palazzo è degno di nota per la sua bizzarra architettura e in particolare per le sue decorazioni; porte, finestre e cornicioni hanno, infatti, l’aspetto di mostruose bocche aperte. Da Via del Corso, procedendo verso Piazza Venezia e girando su Via del Caravita, si entra in Piazza Sant’Ignazio. Questa piazza, molto amata dai romani, ha diversi soprannomi: da alcuni è, infatti, chiamata “Il salotto” e da altri, più correttamente, “il Teatro” per la sua strana forma che ricorda un palco teatrale con tanto di quinte e sipario. Tale piazza prende il nome dall’omonima chiesa voluta dal cardinal Ludovisi in onore del fondatore dei gesuiti Ignazio di Loyola. La particolarità di questa chiesa barocca è però nascosta al suo interno. Se infatti il Barocco è suggestione e finzione, questa chiesa ne è la massima esemplificazione. A causa di problemi economici era a rischio la costruzione della cupola e per rimediare al problema, l’architetto Andrea Pozzo escogitò una soluzione brillante. Egli infatti sfruttando la prospettiva, dipinse una tela, riproducendo l’interno di una cupola e posizionò il tutto sopra la navata centrale. Grazie ad una illusione ottica, il visitatore, entrando all’interno della chiesa, potrà facilmente vedere una cupola al di sopra dell’altare, per poi accorgersi, percorrendo la navata, di come il tutto sia una pura finzione.
Non distante dalla Chiesa di Sant’Ignazio, si trova Palazzo Giustiniani. Questo palazzo, collegato in via sotterranea con Palazzo Madama, ospita gli appartamenti di rappresentanza del Presidente del Senato e, fino al 1985, ospitava anche gli uffici dell’organizzazione massonica “Grande Oriente Italia”. Piccola curiosità: fu proprio nella biblioteca di questo palazzo che venne firmata la Costituzione.
Vicino Piazza Navona, in via di Pasquino, si trova, appunto, “Pasquino”. Questa statua è la più famosa tra le “statue parlanti” di Roma. Fin dal XVI secolo i romani, protetti dalla notte, affiggevano sul corpo della statua, invettive, versi satirici e canzoni contro il papato e gli amministratori della città. Pasquino rappresenta al meglio il malumore del popolo romano nei confronti dei governanti ed è tutt’oggi ancora utilizzato.
La città eterna contiene al suo interno anche lo stato più piccolo del mondo: “Lo Stato della Città di Vaticano”, il cui simbolo è certamente la Basilica di San Pietro. Come la maggior parte della chiese romane, anche San Pietro venne costruita seguendo i dettami del barocco. La precedente Basilica di epoca costantiniana venne completamente abbattuta, fatto salvo per un disco di porfido rosso denominato “Rota Porphyretica”. Il disco venne riposizionato a ridosso del portone principale ed è costantemente ignorato dai turisti che camminano tra i tesori di quella che è, probabilmente, la chiesa più famosa del mondo. Non tutti sanno, però, che è proprio su quel disco di porfido che, la notte di Natale dell‘800 d.C., Carlo Magno si inginocchiò per essere incoronato imperatore da parte di papa Leone III. Ma anche vicino al Dipartimento di Giurisprudenza di Via Parenzo si possono scorgere aspetti insoliti di Roma. All’interno di Villa Torlonia, la residenza romana di Mussolini, si può scorgere una particolarissima costruzione denominata “la Casina delle Civette”. Ex costruzione in stile rustico, venne arricchita, per volontà del Principe Giovanni Torlonia Junior, da torrette, merli, loggette, porticati e decorazioni di civette. Un vero e proprio villaggio medievale.

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