What a wonderful world! Sono certa che Louis Armstrong non avrebbe altro da aggiungere ammirando il nostro Bel Paese. Come non rimanerne ammaliati e quasi stregati? Ebbene si, in una realtà dove il mood dell’esterofilia vanta migliaia di proseliti vorrei con pochi scorci ricordare qual è il nostro grande orgoglio: la bellezza. Immaginate di visitare la località più a sud d’Italia, più a sud anche di alcuni lembi africani… eh si, più a sud di così non si può! Vi voglio portare proprio lì in queste poche righe lasciando i restanti capitoli alla maestria della vostra immaginazione. Una piccola superficie collegata alla punta della Sicilia, proprio alla fine dell’Italia, da una piccola striscia di pietra e di terra che, a seconda della marea, alterna il suo essere penisola al suo essere isola.
Ci troviamo sull’estremità della spiaggia di Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa, e prima di osservare dovremmo chiudere gli occhi e ascoltare. L’infrangersi delle onde, che si innalzano regolarmente proprio per il vento e le correnti, nel punto in cui il Mar Jonio e il Mar Mediterraneo si amano e si odiano, si toccano e si respingono, ci regala la sensazione di essere all’estremo pensando all’incalcolabile immensità di acqua intorno a quel puntino. Pensate che questo è l’altro punto terminale, oltre a Trieste, del “Sentiero d’Italia”, uno degli itinerari di trekking più lungo al mondo, circa 5500 km. Sull’isola delle correnti si stagliano un’antica struttura militare, ormai in disuso, e il guardiano della bellezza del luogo: il faro, un punto di riferimento che ci riporta alla realtà.
Ma se non volessimo ancora tornare alla realtà e nasconderci in questo avampaese africano potremmo sempre soffermarci sulla spiaggia dalla sabbia fine e dorata e, quando Eolo lo permette, innamorarci del volo degli albatros e magari perderci nel tramonto con il nostro compagno di viaggio. Quest’area fu una delle prime ad essere colonizzata dai Fenici e dai Greci e le dune fossili dell’isola sussurrano una storia curiosa da raccontare; durante le giornate limpide e soleggiate si intravedono l’isola di Gozo e Malta: uno scenario mozzafiato. Da un mitologico ricordo Virgiliano, la costa sabbiosa di Portopalo fa da protagonista all’approdo dell’eroe troiano Enea che, sfuggito alla distruzione della sua città, raggiunse la Sicilia con il cuore spezzato per la profonda passione nei confronti della regina di Cartagine Didone.
È una terra che si trasforma e si modella sotto l’azione dei venti e del movimento ondoso, che si colora intensamente accarezzata dal sole e dalle acque cristalline, un libro che racconta di leggende e di emozioni; una terra che ci somiglia, sempre aperta al passaggio incuriosito di un turista per caso e del suo cuore.