James Tissot, un viaggio tra amori e passioni al Chiostro del Bramante

James Tissot, un viaggio tra amori e passioni al Chiostro del Bramante

In un suggestivo esempio di architettura rinascimentale, il Chiostro del Bramante, è stato ospitato per la prima volta in Italia, dal 26 Settembre 2015 al 21 Febbraio 2016, il celebre artista di Nantes, James Tissot. Le ottanta opere, immerse nell’atmosfera armonica e confortevole del chiostro della chiesa di Santa Maria della Pace a Roma, raccontano la vita, le passioni e le influenze dell’artista attraverso otto sezioni tematiche. Francese di nascita, naturalizzato britannico, James Tissot (Nantes, 1836 – Buillon, 1902) è un esponente del Realismo francese della prima metà dell’ottocento. Inizia la carriera a Parigi, esponendo ai Salon opere storiche ispirate al Rinascimento, dalle quali emerge fin da subito il suo interesse per i soggetti drammatici, esaltati dalla precisione e dalla dovizia di particolari negli scenari e negli abiti, sempre presenti in tutti i suoi lavori. Passando da una sezione tematica all’altra, è evidente agli occhi dei visitatori la centralità della figura femminile, oggetto del desiderio maschile, ma anche quella del “figliol prodigo”, parabola biblica nella quale l’artista si immedesima.

Nel periodo londinese, esiliatosi volontariamente, si dedica a raffigurare scene e ritratti commissionategli dalla sua clientela d’ elité, in cui i costumi dell’alta borghesia vittoriana sono descritti con ironia, quasi a voler schernire i cliché della società mondana. In questo periodo la sua musa è Kathleen Newton, irlandese divorziata dalla bellezza mozzafiato, attraverso la quale racconta l’idillio della loro convivenza nel contesto bohémien di Sant Jhon’s Wood. La prematura morte della donna induce Tissot a tornare a Parigi e a riprendere la sua carriera itinerante. Infatti, anima girovaga, l’artista ha spesso trattato il tema della partenza, intesa come la ricerca di nuovi luoghi in vista di un futuro più prospero. In questo periodo, una profonda crisi mistica lo allontana dalla mondanità, tant’è che da questo momento fino alla sua morte egli rappresenterà solo temi sacri, celebrando la vita di Gesù Cristo. Il suo lavoro, nel susseguirsi delle opere, sorprende sempre lo spettatore che per la prima volta si approccia a questo artista inclassificabile ed eclettico.

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