Il 9 e il 10 aprile si voterà nelle elezioni studentesche in cui vengono rinnovati tutti gli organi di rappresentanza. In questi giorni la campagna elettorale è stata un’occasione per discutere dei problemi afferenti al nostro ateneo e vivere come un corpo studentesco più unito e compatto. D’altra parte, c’è da fare un’osservazione: nel nostro ateneo, che comunque rappresenta un’eccellenza nel panorama italiano, è sempre venuto a mancare un dialogo profondo sui problemi dell’università, un dialogo da fare in un contesto di rispetto reciproco fra tutte le componenti. Per questo alcuni studenti hanno scritto e sottoscritto l’appello “Più ateneo” (www.piuateneo.org): il nostro contributo vuole rivolgersi a tutti i candidati e in generale a tutti coloro che sono interessati a discutere costruttivamente delle possibilità di miglioramento per la nostra università.
L’appello “Più ateneo” vuole essere un spunto di discussione, non frontale ma dialettico, per migliorare gli ambienti di studio e l’accessibilità della nostra università. Non nasce da una realtà associativa, non perché non crediamo nello strumento delle associazioni, ma perché ci sembrava più inclusivo integrare le idee di tutti senza caratterizzarne i temi. E’ importante portare un po’ di “politica” nell’ateneo, non nel senso partitico del termine, ma in quello più sociale di discussione dei problemi di tutti noi. Di seguito i punti fondamentali che abbiamo individuato e che sono apertissimi alla discussione generale:
- È importante lavorare affinché ancora più persone, al di là della propria situazione economica, possano accedere all’università. La Luiss richiede per il prestito d’onore che il versamento della prima rata dell’anno successivo avvenga a luglio, mentre il prestito viene rinnovato a settembre; in pratica, si richiede agli studenti beneficiari del prestito di anticipare ogni anno 3.500 € circa.
- Nell’indagine condotta tra dicembre 2017 e gennaio 2018, “Il 63,8% degli studenti che non frequenta la mensa o che la frequenta solo di rado lo fa perché ritiene che il prezzo sia troppo elevato.” Questo anche perché il sistema di sussidi in base alla certificazione ISEE è stato eliminato. Per questo sarebbe auspicabile reintrodurre un sistema di sgravi, in modo da dare a tutti la possibilità di usufruire della mensa. Infine, si rileva l’assenza di borse studio per le Summer School all’estero che, quindi, escludono dal mezzo punto bonus sul voto di laurea gli studenti che per ragioni economiche non possono frequentarle.
- Ad oggi solo il 6,8% degli studenti ogni anno partecipa a un programma di scambio. È auspicabile un incremento della mobilità in entrata e in uscita, per creare un ambiente ancora più internazionale. Una proposta, ispirata anche ad altri atenei, sarebbe quella di introdurre un range più ampio di periodi in cui poter partecipare a Erasmus ed altri scambi.
- Nonostante la Luiss abbia luoghi di discussione e rappresentanza, da essi è spesso escluso l’apporto studentesco. Prevedere elezioni studentesche anche in organi fondamentali come il Senato Accademico e il Nucleo di Valutazione potrebbe essere un modo per integrare gli studenti nei processi decisionali.
- La Luiss vede ormai la carenza cronica di spazi di studio al netto del progressivo aumento di matricole. È noto che l’amministrazione stia facendo il possibile e speriamo di poter usufruire al più presto delle soluzioni su cui si sta lavorando. Inoltre, gli spazi che servono ad arricchire la vita universitaria e che sono paralleli allo studio, come iniziative, spettacoli e dibattiti, vedono un regolamento stringente ed una gestione spesso complessa da parte del singolo studente. Una parte degli spazi, anche se sappiamo essere pochi, potrebbe essere dedicata alla libera fruizione di attività extra-curricolari da parte degli studenti (lavori di gruppo ecc.)
- Sappiamo che la Luiss fa molto in materia di sostenibilità ambientale. Allo stesso modo, in linea con questa politica, si propone la redazione di un report annuale pubblico circa l’impatto ambientale della Luiss, che includa indicatori quali: il consumo energetico dell’università, la provenienza dell’energia, il consumo di acqua e gli obiettivi futuri per ridurre gli sprechi.
- Se per il settore privato i contatti sono tanti e di notevole qualità, per quello pubblico non si nota la stessa abbondanza. Si auspica quindi una maggiore informazione sulle opportunità di tirocinio e di carriera nelle istituzioni locali, nazionali, europee ed internazionali.
Se sei interessato alla discussione ed a firmare il nostro appello, visita il sito www.piuateneo.org
A cura di Giuseppe Spataro, Davide di Staso, Giulio De Angelis e Miriam Angela Risi