Caro Globe Trotter,
sono in una relazione con un ragazzo da quasi un anno. Tutto sembrerebbe andare alla perfezione, ma purtroppo molte volte io non ho questa sensazione. Non litighiamo quasi mai e non discutiamo quasi mai apertamente, ma molte volte ho la sensazione di venire data per scontata. Lui sta sempre chiuso in palestra, e si allena quasi tutti i giorni. Come puoi immaginare, non ha quasi mai le energie per altre cose… non solo, ma molte volte ho la sensazione che gli piaccia di più guardarsi allo specchio anziché portarmi effettivamente a letto. Sto impazzendo!! A me lui piace ed è una bravissima persona, ma non so quanto riuscirò a resistere se la situazione continua così…
Mancanza di pene
Cara MdP,
La tua schiettezza nell’abbattere le barriere delle convenzioni sociali e parlare apertamente della tua ricerca di maggior vita sessuale mi commuove e mi riporta alla mente un lungimirante articolo dell’Huffington Post, datato 2015, in cui erano raccolte le tragiche esperienze di povere malcapitate costrette a vivere, come te, la vera piaga del XXI secolo: non il buco nell’ozono, non il debito pubblico, bensì gli uomini che rifuggono dal sesso coniugale. Zan Zan Zaaan.
Storie tragiche.
Inutile dire, cara Mancanza, che l’assenza di contatto carnale all’interno di una relazione vi rende fidanzati solo sulla carta, là dove la realtà vi accomuna molto di più a due socievoli compagni di briscola. Quindi cosa fare?
Sarebbe molto facile scadere in banali consuetudini basate su luoghi comuni come il sottintendere sottilmente la sua latente omosessualità trapelante dal così spasmodico attaccamento per il suo fisico, oppure andare ad insinuare la sempre attuale pulce nell’orecchio di un’altra relazione che riesce a soddisfarlo tanto da non aver bisogno delle tue carezze, eppure non lo farò. Tralasciando la mia totale ignoranza in materia di conscio, subconscio e inconscio, mi domando quanto sia effettivamente utile andare a ricercare un perché, un dove e un come, quando la semplice risposta è “fatela finita”. L’unica differenza basilare tra gli amici e i fidanzati sta nell’assenza di sesso nel primo e la presenza del già ciato, nel secondo. Se gli vuoi bene, andate d’accordo ed è tanto simpatico, ma non fate altro, indovina a quale categoria appartenete?
Se riuscirete a chiudere in maniera civile, quella che state vivendo adesso sono sicura che diventerà uno dei ricordi più esilaranti che riporterete alla mente anche tra dieci anni, per riderci su. Fatene tesoro.
Caro Globetrotter,
scrivere per un consiglio mi sembra abbastanza ridicolo, ma non ho altre alternative. Ho iniziato l’università quest’anno e c’è questa ragazza che mi ha colpito tantissimo. È intelligente, sicura di sé e ha un culo che parla. Unico problema: viene da Roma sud e mi prende in giro perché sono di Roma nord. Penso proprio che non mi sopporti, ma vorrei comunque chiederle di uscire. Come posso fare senza che mi odi ulteriormente? Avevo pensato a un pranzo romantico in centro, dici che è troppo?
Pariolino confuso
Caro PC,
Cos’è questa, una puntata crossover di un video degli Actual?
Se c’è una cosa che ho imparato vivendo qui a Roma è che corre più buon sangue tra leghisti e immigrati che tra cittadini di Roma sud e Roma nord. Inutile dire quanto beota tutto ciò appaia all’esterno. Ma, senza perderci in banali considerazioni circa quanto poco faccia ormai ridere un continuo reiterarsi di luoghi comuni non così originali come si vuol far credere, vorrei andare al sodo con te, mio amico Pariolino; il confine tra odio e amore è labile, figurarsi quello tra Prati e Garbatella. Metti da parte le reticenze e buttati. Alta è la probabilità di un due di picche (hai presente la storia del “ti dice no, ma vuol dire sì”? Ecco, non crederci), ma per lo meno ci avrai provato e saprai che quasi certamente il motivo per cui non ti vuole non è per il posto in cui abiti, ma è perché ti ritiene solo un deficiente.
E leggendo lo pseudonimo con cui ti sei firmato, forse tutti i torti non ce li ha.