Nel segno del 46 giallo

Nel segno del 46 giallo

Domenica 25 Ottobre 2015, Sepang, Malesia. Jorge Lorenzo e Valentino Rossi sono pronti per scattare rispettivamente dalla quarta e terza posizione, carichi per giocarsi il tutto per tutto nelle ultime due gare del motomondiale. Non è stato un weekend tranquillo, in particolar modo per la commemorazione della scomparsa di Marco Simoncelli, morto nel 2011 proprio in questo “maledetto” circuito asiatico. Impossibile inoltre non far riferimento alle dure parole che il pilota italiano ha riservato, nella conferenza stampa del giovedì, allo spagnolo Marc Marquez; il pesarese ha difatti accusato il campione del mondo in carica di volersi erigere ad arbitro del campionato, aiutando Lorenzo nella conquista del titolo.

La gara inizia e già dalle prime curve si capisce che c’è qualcosa di strano; Pedrosa, scattando dalla prima casella, controlla agevolmente la testa della corsa. Lorenzo, in terza posizione dopo una buona partenza, supera con facilità il pilota spagnolo della Honda. A questo punto inizia un duello tra Marquez e Rossi che porterà il primo alla caduta e il pesarese al più basso gradino del podio. Da assiduo spettatore posso dire che la lotta tra i due non è stata per niente pulita; conoscendo il Valentino-pilota penso di poter affermare che non è mai stato un “agnellino” in pista ma in quest’occasione il suo avversario ha mostrato un comportamento decisamente antisportivo: egli con vari contatti alla carena della Yamaha ha messo in pericolo di caduta il pesarese più volte. Immedesimandomi nel campione italiano potrei capire il suo sconsiderato gesto.

Ognuno di noi ha dato una propria opinione sia sull’accaduto sia sulla sanzione inflitta nei confronti del “46 giallo”: tre punti sulla patente che, sommati a quello di Misano, lo costringono all’ultima posizione sulla griglia di partenza nel Gp di Valencia. Nei giorni successivi, i social si sono scatenati dimostrando un forte sostegno nei confronti di Rossi. Si è perfino immaginato che i restanti piloti italiani potessero addirittura unirsi contro l’accoppiata spagnola. In effetti, un aiuto al Dottore non guasterebbe, ma la compagine tricolore non ha bisogno di ricorrere a questi “mezzucci”. Valentino non è nuovo a rimonte clamorose, già in passato ha deliziato il suo pubblico con questo genere di imprese, perciò dopo la conferma della sua presenza a Valencia, mai dire mai…

di Matteo Galdelli

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