Flavia Pennetta e Roberta Vinci sono state le due finaliste degli “Us Open”, torneo di tennis che si svolge ogni anno sul cemento di New York e capace di attirare l’interesse di milioni di appassionati. Ciò detto, si è rivelato un evento impensabile alla vigilia del torneo, che ha decretato la prima vincitrice italiana della storia di “Flushing Meadows”. La notizia è rimbalzata immediatamente sulle prime pagine dei giornali, ed è stata accolta in Italia da un entusiasmo unico, partito dalla Puglia e propagatosi piano piano in tutto il “Bel Paese”. La favola di queste ragazze è incredibile: cresciute sportivamente insieme, hanno calpestato i primi campi da tennis rispettivamente a Brindisi e a Taranto, prima di prendere la difficile e angusta strada verso il professionismo. Fin dal principio, tra di loro si è instaurato un bellissimo rapporto, capace di renderle oltre che colleghe, grandi amiche. Una finale in un “torneo dello Slam”, l’una contro l’altra, per giunta dopo aver superato i trent’anni, di certo non se la sarebbero aspettata. E se tutto questo avviene dopo che, in semifinale Roberta Vinci è riuscita nell’impresa di sconfiggere Serena Williams, che non ha certo bisogno di presentazioni , e Flavia Pennetta ha primeggiato nettamente su Simona Halep, numero due del mondo, tutto diventa ancor più magico.
La finale disputatasi lo scorso 12 Settembre, è stata lo specchio delle emozioni che le due tenniste stavano provando in quegli istanti: l’avvio del match non poteva che essere timido, con molti errori e pochi colpi vincenti. Piano piano le due ragazze italiane sono riuscite a sciogliersi ed a esprimersi al meglio; Roberta ha cercato di imbrigliare il gioco di Flavia, (sicuramente più potente), con il suo famoso “slice” di rovescio, spesso accompagnato da una discesa a rete; Flavia invece, cercava di mantenere la continuità ed il ritmo che le hanno permesso di vincere la maggior parte delle partite della sua vita. Il primo set è stato vinto dalla Vinci, prima di crollare definitivamente negli altri due parziali e consegnare nelle mani della brindisina la vittoria. Cosa rimarrà di questa splendida finale? Sicuramente il ricordo di due ragazze, capaci di dimostrarci che a volte la grinta, la determinazione, la voglia di non mollare possono portarti addirittura a scrivere la storia. Sì, quella storia così particolare e insolita che Roberta e Flavia potevano scrivere soltanto giocando tra di loro la finale, essendo per una notte, (e che notte!) non rivali, ma quasi amiche.