Sei davvero Babbo Natale?

Sei davvero Babbo Natale?

Lo squillo del telefono scosse tutti, perché nessuno se lo aspettava. Innervosito, il colonnello dell’aeronautica americana Harry Shoup sapeva che una chiamata tramite la hotline top secret non sarebbe stata una buona notizia per il Continental Air Defense Command (CONAD), in particolare in quel momento con la Guerra Fredda in corso, e, in particolare, verso la fine dell’anno.

Nell’ansia per un imminente attacco nucleare agli Stati Uniti in sala le voci si spensero. Non potendo fare altro, perché quelli erano i suoi ordini, Shoup, con le mani sudate ed il cuore in subbuglio, alzò la cornetta, che collegava il comando di Colorado Springs con il Pentagono.
“Sì, signore, qui è il colonnello Shoup”, rispose con la sua più raffinata cadenza militare, e il timore della voce del Presidente o di un generale si faceva sempre più vicina. Ma, accolto solo dal silenzio, Shoup ripeté: “Signore, qui è il colonnello Shoup.” Ancora niente. “Signore, può sentirmi bene?” Chiese Shoup prima di ricevere una risposta inaspettata dalla voce sussurrante di un bambino

“Sei davvero Babbo Natale?”

Immobile, Shoup non seppe cosa pensare, mentre gli occhi scrutavano una cavernosa sala gremita di persone ancora in preda ai più cupi presagi. Chi era quello spiritoso, in un momento di tale portata? Il Colonnello, non sapendo cosa pensare, divenne serio, e mentre sentiva ancora il cuore assalire il petto dalla paura chiese: “Lo ripeteresti, per favore?” – “S-Sei davvero Babbo Natale?”- Una voce singhiozzante rispose e, tremolante, fece capire di essere profondamente serio.

Gettando i vestiti da soldato, Shoup prese i panni di San Nicola e, da bravo padre di 38 anni, si mise a sentire la lunga lista di desideri di un povero bambino del Colorado. Al finire, il Colonnello chiese al bambino se potesse parlare con la madre, la quale rispose che suo figlio aveva composto il numero di telefono riportato in un annuncio di Sears Roebuck sul quotidiano locale di Colorado Springs. L’annuncio riportava un numero di telefono in una illustrazione natalizia di Babbo Natale, promettendo di rispondere a qualsiasi ora a chiunque avesse telefonato. Il problema fu in un errore di stampa. “Aveva una cifra sbagliata, ed era il numero di telefono top secret di mio padre”, – ricorda la figlia di Shoup, Terri Van Keuren – “[Shoup] ha chiamato AT&T e ha detto di dare a Sears quel numero di telefono e di procurargliene uno nuovo, ma nel frattempo ha dovuto far rispondere alle chiamate i militari”, dice Van Keuren. I bambini di Colorado, trovando il numero stampato, chiamarono in massa il centro, dove i militari, non potendo staccare la linea, si ritrovarono a rispondere a tutti i bambini. 

“Potrebbe esserci un tizio chiamato Babbo Natale al Polo Nord, ma non è quello che mi preoccupa che venga da quella direzione”, ha detto in seguito Shoup all’International News Service.
Il CONAD, istituito nel 1954 da Dwight D. Eisenhower, fu costituito con il preciso ordine di monitorare lo spazio aereo per un possibile attacco dall’Unione Sovietica, e non l’“attacco” di un uomo su una slitta. Tuttavia, quell’evento fece venire un’idea al Colonnello Shoup.
Conosciuto per la sua riservatezza, nessuno seppe cosa pensare alla sua richiesta del giorno successivo: far apparire sui giornali di tutto il paese, alla Vigilia di Natale, che il centro stava seguendo una grande slitta trainata da renne in avvicinamento dal Polo Nord. Il comunicato però, oltre ad essere un messaggio per i bimbi, lo fu anche per gli adulti, sostenendo che il comando avrebbe: “protetto Babbo Natale e la sua slitta durante il suo viaggio da e per gli Stati Uniti da possibili attacchi da parte di coloro che non credono nel Natale”, con chiari intenti velati nei confronti dell’atea Unione Sovietica.

Con l’alleanza per la difesa nucleare del continente fra Stati Uniti e Canada, i compiti del CONAD furono poi trasferiti al North American Aerospace Defense Command (NORAD), o ufficialmente noto come “NORAD Tracks Santa”.

L’operazione “Tracks Santa” conobbe nel tempo un’evoluzione parallela alla tecnologia. Se negli anni ’60 il NORAD inviava dischi in vinile alle stazioni radio per annunciare il tracciamento del viaggio di Babbo Natale in tutto il paese, negli anni ’70, l’operazione vide anche un seguito TV, sino ai giorni nostri, dove volontari rispondono ogni giorno a più di 40 telefonate all’ora da bambini di tutto il paese, per poter ascoltare un’altra tremolante voce dire: “Sei davvero Babbo Natale?”.

Articolo a cura di Frans Lavdari

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