Semplicemente EROI – Giovanni

Semplicemente EROI – Giovanni

Oggi inauguriamo una nuova rubrica intitolata “Semplicemente Eroi”; ogni mese verrà narrata la storia di una persona semplice ma speciale. L’iniziativa nasce con la speranza di far rivolgere l’attenzione di un gran numero di lettori verso situazioni spesso ignorate, che invece rappresentano una quotidianità vissuta da molti. Grazie ad essa, si vuole dimostrare che le persone più normali, nell’arco della loro vita, possono diventare dei veri e propri “EROI”. Si, quella parola che racchiude in sé tanti significati, ma che a volte facciamo fatica a classificare.

 

L’eroe di questo mese si chiama Giovanni, ha 66 anni e vive ad Aprilia, in provincia di Latina. Da quando era adolescente, è affetto da una “distrofia muscolare ”, nonostante avesse ricevuto la prima diagnosi sicura e definitiva solamente nei primi anni ottanta. Inizialmente, la paura di non farcela era tanta. L’incertezza del futuro, il timore di trovarsi da solo a combattere contro questo problema. In quel tempo, la conoscenza scientifica della malattia era molto limitata e tuttora non esiste nessun farmaco che possa curarla definitivamente. Intorno ai quarant’anni la malattia ha letteralmente modificato il “modus vivendi” di quest’uomo, costretto a vivere sulla sedia a rotelle, prima manuale, ora elettrica , che gli permette una certa autonomia. Sicuramente da quel giorno la sua vita è cambiata: si confronta quotidianamente con una realtà ingiusta, che spesso dimentica di prendersi cura della gente che necessita di una maggiore tutela e attenzione, rispetto a chi ha la fortuna di essere totalmente indipendente. Pensate alle difficoltà che si possono incontrare anche nel fare le cose più semplici, come una passeggiata in città, con il rischio di trovarsi in qualche situazione spiacevole.

immagine Giovanni

La vita del nostro eroe fortunatamente è illuminata da una grande donna, sua moglie Loreta, che nel lontano 31 Ottobre 1976 ha deciso di vivere insieme a Giovanni, nonostante sapesse le difficoltà a cui sarebbe andata incontro. Un grande stimolo gli viene dato senza dubbio dalle loro due figlie, che rappresentano un motivo per lottare e affrontare il problema con più serenità. Sono molte le battaglie che insieme hanno combattuto, nonostante questo, è incredibile la forza di volontà che tutta la famiglia ha dimostrato, non mollando mai e lottando giorno dopo giorno. Tra le tante, la figlia maggiore con il marito si è distinta per esser riuscita ad ottenere dopo una lunga attesa una sentenza che permettesse a tutte le persone che hanno malattie genetiche trasmissibili, la possibilità di ricorrere ad una “Procreazione Medicalmente Assistita con diagnosi preimpianto”, in passato vietata perché la Legge 40/2004 permetteva l’accesso alla PMA solo alle coppie sterili ed infertili. Il nostro caro Giovanni, con la sua tenacia, la sua grinta, la sua voglia di non arrendersi , rappresenta un modello per tutti. Con poche parole è riuscito a trasmetterci tutta la sua voglia di opporsi a questa terribile malattia, dimostrandoci che la voglia di vivere a volte può riuscire a tirarci fuori delle energie che pensiamo di non possedere.

Grazie Giovanni, per quello che fai e grazie dell’esempio che ci hai dato condividendo con noi la tua storia. Un grande in bocca al lupo a Giovanni e a tutti coloro che tutti i giorni portano avanti battaglie come questa!

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