Start up Italia, un movimento in costante crescita

Start up Italia, un movimento in costante crescita

Quando si parla di innovazione i più possono pensare alla Silicon Valley, “patria” di mostri sacri quali Apple e Google; oppure a Thomas Edison e Leonardo Da Vinci, considerati i più grandi inventori della storia dell’umanità; pochi sicuramente creerebbero una connessione tra l’innovazione e l’Italia, dopotutto, siamo per antonomasia il paese più radicato alle proprie tradizioni.
Ciò nonostante nell’era delle start up l’Italia non sembra rimanere indietro. Negli ultimi due anni, sono vari i concorsi creati per poter dar riconoscimento alle migliori start up italiane. Per esempio, non molto tempo fa, il gruppo “Mediobanca” ha premiato quattro start up che competono nel settore Fintech, ovvero nell’applicazione dell’innovazione tecnologica al campo finanziario. Una delle vincitrici si chiama “Wolf of Trading”, un’applicazione mobile usata per fornire informazioni ad investitori, banche e fondi d’investimento. Ad essa, si aggiunge “S-peek”, una app che possiede un vasto database di aziende operanti in 43 stati del mondo, che consente a chi la utilizza di ottenere dati sullo stato patrimoniale ed economico di una società. È basata su un modello freemium, ovvero con le funzionalità base offerte gratuitamente ma con servizi extra a pagamento. L’ altra vincitrice del concorso è Cryptodeer, fondata da due ingegneri informatici ventenni, i quali si sono posti l’obiettivo di sfidare Bitcoin, la rinomata moneta virtuale. Infine, vi è Borsadelcredito.it, un sito internet che connette banche ed imprenditori in cerca di finanziamenti, in cui le richieste di prestito vengono incrociate con le offerte disponibili sul mercato in un tempo massimo di 24 ore. Queste quattro aziende hanno ricevuto un premio monetario pari a 25000 € e la possibilità di operare per un anno all’interno di Polihub, l’incubatore del Politecnico di Milano (l’alter ego del “nostro” LUISS EnLabs).
Altre start up italiane riconosciute come aziende di successo sono per esempio “Jusp”, che consente di effettuare pagamenti e transazioni su dispositivi mobile (squadre di Serie A quali il Milan ed il Cagliari fanno uso di quest’ applicazione per poter vendere i biglietti delle partite online). Un’altra start up italiana degna di essere menzionata è “Chino”, vincitrice del concorso “Idea Challenge” la quale ha sviluppato un servizio per le applicazioni mobile che permette di archiviare i propri dati sensibili, con la garanzia di privacy e sicurezza. Ci sarebbero decine e decine di altre start up da menzionare. Secondo molti studi l’Italia non rientra ancora tra i paesi con il più alto tasso di crescita per le start up, ma siamo sulla strada giusta, abbiamo solo bisogno di più coraggio e di maggiori sussidi. Si dice che la necessità sia la madre dell’innovazione, speriamo che la crisi sia la madre di tante, nuove start up made in Italy!

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