È il 25 marzo, una data apparentemente normale, un giorno come tanti che sta per diventare sfondo di un evento epocale. In un luogo molto speciale infatti qualcosa sta per cambiare.
Ci troviamo a Miami, Florida e l’Ultra Music Festival, celebre festival mondiale di musica EDM, il festival con la “F” maiuscola, sta per concludersi. Dopo 20 edizioni anche quest’anno è quasi giunto al termine.
L’atmosfera è elettrica e il pubblico attende il set finale, il momento clou dell’evento, the special guest. C’è però qualcosa di diverso nell’aria questa volta. Una sensazione o meglio, un vero e proprio presentimento cresce imperterrito e alimenta le speranze dei presenti e del mondo intero, che, con il fiato sospeso, attende la svolta finale. Il grande ritorno.
Ed è quando tre figure salgono sul palco che le parole tanto attese vengono pronunciate:“My name is Axwell, this is Sebastian Ingrosso and this is Steve Angello. Miami, you know we are the Swedish House Mafia.”
La folla esplode. Un attimo sconvolgente per Miami e per l’intero panorama musicale. La Swedish House Mafia è ufficialmente tornata e Axwell con le sue parole non lascia dubbi: è tornata ed è qui per restare.
Ma torniamo indietro di qualche anno, più precisamente a 5 anni fa, quando il trio svedese proprio all’Ultra Music Festival si era esibito per l’ultima volta e, dopo uno sconcertante annuncio di scioglimento rilasciato a giugno dell’anno precedente, aveva detto addio ai fan.
Sembrava questa la fine di una carriera, giunta in quel momento all’apice, che dal 2008 li aveva visti crescere in una rapida scalata al successo, e che, dopo i due studio albums “Until One” nel 2010 e “Until Now” nel 2012 e dopo un susseguirsi di hits di successo, aveva dimostrato ai più scettici come l’EDM stesse trasportando il mondo intero in un moto frenetico ed oltre misura.
E invece no. I rumors degli ultimi mesi erano veri. Nonostante le smentite di alcuni esperti del settore e di Steve Angello stesso, le previsioni si sono avverate.
In un’immagine quasi surreale i tre suonano un set pervaso da tanta nostalgia, che con “Miami 2 Ibiza” riporta gli spettatori al 2010.
Tuttavia è proprio con le prime note di “Don’t you worry child” che tutto si ferma per un istante. La folla è in estasi, così come il mondo intero che assiste da lontano allo spettacolo, anche se solo tramite uno schermo. Questo certamente non rende giustizia alla portata della situazione, ma in qualche modo ci fa sentire più vicini, ci fa sentire parte di quel viscerale movimento che è era stata la Swedish House Mafia, che è la Swedish House Mafia.
In questo momento epico, cantando a voce piena e con il cuore in mano, arriva la realizzazione: è tutto vero. Questo Ultra Music Festival è stato un vero e proprio ritorno al passato, che ci ha lasciato però un sapore buono in bocca, il sapore di un nuovo inizio, il sapore di chi non sa che cosa accadrà ma che non vede l’ora di scoprirlo. E per questo non ci resta altro che attendere e scoprire che cosa questo trio magico abbia ancora in serbo per noi, perché “this time is for life”.
A cura di Camilla Lavino