Un pensiero di auguri

Un pensiero di auguri

Un pensiero solo, per esprimere a voi che leggete gli auguri più sentiti per questo Natale.

Auguro che tutti possano essere conquistati dal sentimento del Natale, che si nasconde dentro la sua magia di luci, possa il Natale essere sempre la vittoria del “perché” sul “come”, la ricerca delle ragioni e dei sensi e non soltanto l’attenzione all’immagine e al comfort.

Auguro a tutti di ricordare l’immagine del Natale, quella che ci accompagna da sempre, di un bambino che nasce nella solitaria stalla di una piccola polverosa città della Giudea. E’ un posto trascurabile, una nascita trascurabile, dove nulla è concesso al benessere o all’immagine, ma tutto è umile, misero, freddo in una notte invernale.

Non è possibile augurare un Buon Natale se non credendo che la compassione possa diventare azione, che la misericordia possa manifestarsi in una carezza, le emozioni in concretezza, come nei gesti dei pastori che di fronte ad un bambino povero, portano cibo, latte, lana per coprirlo. E trovano una grotta dove regna l’umiltà, una stella di speranza sempre accesa sulla vita che nasce, quasi come a dare il segno con la sua scia.

E allora l’augurio per noi è che, in questo Natale, le mura dell’indifferenza e dell’individualismo si sgretolino travolte dagli occhi e dalla richiesta di chi ci è accanto.

Che questo augurio ci infonda il calore e il desiderio di essere in cammino, con la fiducia di trovare un amico lungo la strada. Che nonostante le continue delusioni e fatiche riusciamo ad uscire da noi stessi, dai nostri schemi, dalle nostre imposizioni mentali, e a impiegare le nostre energie e competenze per l’uomo, perché si moltiplichino.

Buon Natale a voi perché siate, e siamo, semplicemente umani.

Articolo a cura di Maria Pagano

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